martedì 29 aprile 2014

PENSAVO FOSSE AMORE INVECE ERA GASTRITE 1- Il corpo che non mente

“Tutto questo per dire che, negli ultimi giorni, ho avuto molteplici attacchi gastrointestinali, chiaro indice di progresso spirituale” (Sara Bini)


Per qualche curiosa ragione di cui ancora non mi rendo ragione, il mio corpo e la mia mente si comportano in maniera piuttosto speculare - in sostanza, somatizzo parecchio e subito. 
Se sia un bene o un male non lo so e avendo per di più poco accesso o poca capacità di decodifica dei miei messaggi corporei, mi si è creato qualche disguido lungo il percorso. Sì, perché il paradosso è che, sebbene il mio livello corporeo-energetico e quello mentale-emotivo siano abbastanza ben collegati, la mia consapevolezza, ahimè, non lo è.  Tende costantemente a volare sui piani astratti dell’Iperuranio e si dimentica volentieri del pianterreno… per non parlare poi delle cantine. Perciò quando, dopo i voli pindarici dell’intelletto e del misticismo, ritorno alla mia personalità in carne ed ossa, mi trovo sempre abbastanza spaesata e prendo delle cantonate clamorose.


Come esempio posso portare la brusca conclusione di una relazione sentimentale che all’epoca ritenevo ovviamente la più importante avuta nella mia vita. Per inciso, questo lo penso quasi per tutte le storielle in cui ho il brutto vizio  d’impelagarmi.
Iniziarono, by default, i soliti patemi d’animo, rabbie, tristezze, ululati, tentativi di vendette trascendentali e atti di terrorismo psicologico. Tuttavia, quello che m’infastidiva di più - e quasi a livello fisico appunto - era la sensazione di vuoto rancoroso, che m’impediva perfino di mangiare.
Io davo la colpa all’immenso dolore della mia grande ed evoluta anima, capace di profonde passioni e intensi sentimenti. Mi stupii dunque quando il dottore, che presumibilmente era stufo fino alle lacrime delle mie lagne, mi prescrisse il Mepral pasticche, per la gastrite. Benché scettica - all’epoca ero pure salutista/fondamentalista e quindi contraria a priori a ogni farmaco - in un impeto di grandioso ‘cupio dissolvi’,  decisi comunque di prendere  il Mepral.

## continua nei post successivi


Foto di Sanzio Fusconi e Leon 
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Sara Bini Le Vie per l'Armonia



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