lunedì 21 ottobre 2013

GOD'S EVOLUTION 2 - ...anche Lui è imperfetto


"Caro Dio, ti perdono di cuore per avermi creato, ma non lo rifare mai più!" (Sara Bini)



Se Dio dunque è in me, alberga e dimora nel cuore del mio cuore, è plausibile dire che Dio fa esperienza, cresce e si evolve attraverso di me? Un simile pensiero, cioè quello di una Coscienza trascendente e immanente allo stesso tempo, abbatterebbe il muro di ogni dualismo e, di conseguenza, ogni possibilità di giudizio. 



Che implicazioni pragmatiche - perché per me la filosofia E’ pratica - avrebbe infatti il concetto di un Dio in evoluzione? Intanto si profilerebbe una destrutturazione della morale come comunemente la intendiamo. In qualche modo saremmo costretti a riconoscere non che noi ‘non dobbiamo giudicare’ ma, più semplicemente, che ‘non possiamo’. 
Infatti, se l’esperienza di Dio passa anche attraverso il ladro o l’assassino, Berlusconi o il Gabibbo, come posso permettermi di essere perentorio o drastico nella mia visione del mondo? Come posso pensare di sapere in assoluto cosa è giusto e cos’è sbagliato? Questo non significa condonare il male, casomai significa tentare di comprenderlo per poi trasmutarlo.


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