lunedì 21 ottobre 2013

GOD'S EVOLUTION 1 - Parlando di Dio....



Dio è morto, Marx è morto, e anch'io mi sento poco bene.(Woody Allen)





 Quando tento di pensare a Dio o di parlarne, mi viene sempre in mente la querelle Wittgenstein-Adorno riguardo il campo di speculazione della filosofia. Mi riferisco alla filosofia nella sua essenza più sacra, attestata dal suo etimo “Amore per la Sapienza”. In questa parola non troviamo infatti solo la componente mentale-cognitiva ma anche quella emotivo-sentimentale; ogni vero amore stabilisce una relazione con l’oggetto amato e questa relazione che modifica e trasforma entrambi


Tornando ai nostri due amici, Wittgenstein chiude il suo Tractatus Logicus-Philosphicus con un enunciato secco e lapidario, di sapore decisamente mistico : “Di ciò di cui non si può parlare, occorre tacere”. Al che si scatena Adorno, con una sete di ricerca degna dell’ Ulisse dantesco e ribatte: “E invece è proprio di ciò di cui non si può parlare, che occorre parlare”.
Entrambi i ragazzi hanno ragione, e comunque la ragione o il torto non sono il punto della questione. Da un lato di Dio non si può dire nulla: è Anelito Estremo, la più Ineffabile Ulteriorità, molto aldilà delle nostre categorie di pensiero. Dall’altro Dio è anche ‘intimior intimo meo’, come direbbe Sant’Agostino, ‘più intimo del mio intimo’, intessuto nella mia carne e nel mio sangue più della mia stessa carne e sangue.


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